Rassegna stampa 2020
Ubi, Miccichè alla guida. Il 16 ottoble l'assemblea
Consigliere delegato. È il primo passo verso l'integrazione con Intesa che ieri ha inglobato il valore di Borsa dell'ex popolare
Ubi Banca volta pagina e muove il primo passo verso l'integrazione di Intesa Sanpaolo. Il consiglio d'amministrazione ha cooptato al suo interno Gaetano Miccichè, manager poliedrico e con una carriera di lungo corso in Intesa Sanpaolo, e poi lo ha nominato anche alla presidente Letizia Moratti di convocare per il 16 ottobre l'assemblea che dovrà nominare il nuovo board della banca.
Un passaggio chiave avvenuto nel giorno in cui, dopo il pagamento del corrispettivo cash agli azionisti che hanno aderito all'Offerta pubblica di acquisto e scambio, Intesa Sanpaolo incorpora il valore di Borsa di Ubi Banca. Cà de Sass raggiunge così una capitalizzazione di Borsa pari a circa 35 miliardi di euro e supera Santander (30 miliardi di euro), posizionandosi al secondo posto tra le banche dell'eurozona per market cap, dietro solamente a Bnp Paribas (43 miliardi di euro). La capitalizzazione di Intesa Sanpaolo è superiore alla somma della capitalizzazioni di Borsa della seconda banca francese, Société Generale (11,2 miliardi di euro), e della seconda banca italiana, Unicredit (17 miliardi di euro).
Miccichè, espressione del nuovo azionista di riferimento di Ubi, sostituisce Victor Massiah che ha lasciato la guida della banca dopo l'Opas di Cà de Sass che ha raggiunto oltre il 91% del capitale. La nomina arriva dopo l'endorsement del ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, il quale, in occasione dei risultati della semestrale, aveva indicato Miccichè come la "persona giusta per il ruolo di amministratore delegato di Ubi. Una persona di cui mi fido ciecamente".
Il neo consigliere delegato di Ubi Banca, intanto, si è detto orgoglioso dell'incarico e ai dipendenti ha assicurato il suo impegno per "rafforzare l'identità già comune tra i due istituti, forti anche di valori e culture aziendali simili". I prossimi mesi saranno fondamentali per "condividere reciprocamente esperienze e modalità operative con l'obiettivo di completare l'integrazione tra i due istituti", ha aggiunto.
Soddisfatto Giandomenico Genta, presidente della Fondazione Crc, secondo il quale "Gaetano Miccichè è la persona giusta per capacità e comportamento, un vero signore della diplomazia. Sono certo contribuirà a formare un clima costruttivo nel consiglio di Ubi portando inoltre i messaggi necessari di coesione ai dirigenti alla struttura tutta".
La prossima tappa sarà il 16 ottobre quando l'assemblea di Ubi dovrà nominare il nuovo board e il comitato per il controllo sulla gestione per gli esercizi 2020-2021-2022. Resteranno in carica fino alla data dell'assemblea gli attuali consiglieri del cda che hanno deciso di accogliere l'invito rivoltogli da Intesa Sanpaolo. L'obiettivo in integrazione di Ubi in Intesa Sanpaolo è quello di costruire "un gruppo ancora più vicino e a sostegno dei territori" ha detto Miccichè. "Vogliamo, con tutte le nostre forze, che l'integrazione di Ubi Banca in Intesa Sanpaolo - ha concluso - dia vita ad una realtà che rappresenti il pilastro della ripresa economica".
Un commento sull'operazione Intesa-Ubi è arrivato anche del ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier: "L'Italia ha bisogno di avere banche forti. L'Antitrust ha chiesto il nostro parere e noi abbiamo detto che forse sarebbe stato meglio avere tre banche forti piuttosto che due".