Gaetano Miccichè

Rassegna stampa 2018

Miccichè presidente. Un banchiere sistemerà i conti del calcio

  - Libero Quotidiano
Gaetano Miccichè, 67 anni, palermitano è il nuovo presidente della Lega di serie A. Affianca l'incanco a quello di presidente di Banca Imi, la filiale di Banca Intesa che si occupa dei grandi affari.
L'elezione è avvenuta all'unanimità osservando la condizione espressa dal neo-presidente per accettare l'incarico. La nomina di Miccichè era stata lanciata, venti giorni fa, un po' a sorpresa, da Giovanni Malagò, presidente del Coni e gran capo del calcio italiano. Bocciare una designazione tanto prestigiosa, accompagnata per di più da una sponsorizzazione molto autorevole sarebbe stato un colpo di punteruolo sul pallone italiano già pieno di buchi.
 
La nomina di Miccichè rappresenta anche un passaggio del testimone fra le due più grandi banche italiane: da Unicredit, dove Maurizio Beretta, presidente fino all'anno scorso, svolge l'incarico di responsabile delle relazioni esterne, a Banca Intesa. E se la presidenza di Beretta era stata quella della riflessione dopo la separazione fra A e B, il mandato di Miccichè rappresenta il momento di rilancio.
 
PROFILO ALTISSIMO
 
Banchiere di lungo corso (è in Banca Intesa dal 2002 occupandosi di grandi clienti) Gaetano Miccichè è anche figlio di un altro banchiere di gran blasone. La sua famiglia era molto legata a quella di Enrico Cuccia, fondatore di Mediobanca, e il padre Gerlando (cui il neo-presidente ha rivolto un pensiero durante il discorso di insediamento) è stato per anni dirigente di primo piano del Banco di Sicilia quando l'istituto era il cuore finanziario dell'isola. Gaetano è fratello di Gianfranco (da poco rieletto presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana) e di Guglielmo ex vice presidente del Palermo Calcio. Il quarto fratello è Gabriele e fa l'editore e tutti hanno il nome che comincia con la stessa iniziale del padre: ne hanno sempre fatto vanto come dimostrazione della coesione della casa.
Tifoso del Milan, ma ancora di più del Palermo (difficile non trovarlo a San Siro quando giocavano i rosanero) ha dato uno sguardo alla società nel momento in cui sembrava che Zamparini dovesse passare la mano. Laureato in Giurisprudenza a Palermo, Mba alla Bocconi, buon giocatore di tennis e appassionato di nuoto. Andrà in Lega a fare quello che sa fare meglio: aggregare mondi diversi. Creare consenso intorno a progetti condivisi. Un lavoro in cui non ha molti rivali nel mondo della finanza italiana considerando anche il suo passato.
Prima di fare il banchiere si è occupato di impresa: Rodriquez (aliscafi), Gerolomch-Unione Manifatture (holding di partecipazioni industriali), Olcese (tessuti). Questo passato, una volta tornato in banca, gli ha consentito di avere ben presenti le esigenze dei due mondi. Proprio la condivisione è stata il filo conduttore del suo discorso di presentazione ai venti presidenti della Lega con alcuni dei quali è a stretto contatto (per esempio Urbano Cairo del quale ha favorito la scalata al Corriere della Sera).
 
UN TESORO
 
Non solo pallone, dunque, ma anche turismo («Il nostro campionato è il più bello del mondo non solo per il valore delle squadra ma anche perché vanta città meravigliose»). Tifosi e stakeholders (come espressione di tutto il mondo collegato al pallone). Successi sportivi e successi economici perché non bisogna dimenticare che il calcio è uno sport ma è anche, se non soprattutto, un'industria. E Miccichè da ieri è presidente della Confindustria del calcio. Prima di entrare in carica aspetterà la nomina dell'amministratore delegato e del consiglio d'amministrazione.
 
Sunseri Nino
 
 

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