Rassegna stampa 2015
Alfa Wassermann sposa Sigma-Tau. Nuovo big del farmaco italiano
Dopo un anno di corteggiamento discreto, è l'ora delle nozze fra due tra i più importanti gruppi farmaceutici italiani. E stato firmato l'accordo di aggregazione fra Alfa Wassermann e Sigma-Tau, che costituiranno una nuova società in cui confluiranno le attività farmaceutiche dei due gruppi. L'operazione — che non riguarderà il business delle malattie rare di Sigma-Tau — darà vita a un gruppo leader sul mercato nazionale. Che, con 2.800 dipendenti e un fatturato aggregato di 900 milioni di euro, sarà uno dei primi cinque operatori del settore farmaceutico in Italia. A livello internazionale, il gruppo sarà presente in 18 Paesi, fra i quali Usa, Cina, Russia e i principali paesi europei. In Italia, le sedi operative saranno Bologna, Milano, Pomezia, Alanno e Sermoneta.
La maggiorana azionaria (il 75%) della nuova società sarà in capo alla famiglia bolognese Golinelli (Alfa Wassermann). Alcuni componenti della famiglia Cavazza (Sigma-Tau) avranno una quota del 20%. Intesa Sanpaolo, già azionista di Sigma-Tau, manterrà l'attuale quota del 5%.
Quanto alle aree terapeutiche, il nuovo gruppo farmaceutico avrà una posizione di primo piano nell'ortopedia-reumatologia, nell'area cardio-metabolica, nella diabetologia, in gastroenterologia, e posizioni significative nelle aree vascolare e ginecologica.
Il progetto di aggregazione — curato dallo studio legale Chiomenti e da Artemio Giovanni Guareschi (per Alfa Wassermann) e da Four Partners Advisory e Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli e Partners (per Sigma-Tau) — dovrebbe perfezionarsi entro il primo quadrimestre del 2015.
Al termine della fase di aggregazione iniziale, è previsto un investimento del 10% in Ricerca e sviluppo, con l'obiettivo di perseguire un sostenibile tasso di innovazione e di ampliamento del portafoglio prodotti.
Con questa operazione, «raro esempio nel settore — commenta Stefano Golinelli, ceo di Alfa Wassermann — consolideremo la nostra presenza nel mercato domestico, rafforzeremo la presenza in importanti Paesi e porremo le basi per un ulteriore sviluppo». In uno scenario competitivo «sempre più complesso — precisa Andrea Montevecchi, ad di Sigma-Tau— è indispensabile contare su una dimensione adeguata per affrontare le sfide future».
Gaetano Miccichè, direttore generale Intesa Sanpaolo e ad di Banca Imi, assicura la piena disponibilità a collaborare «a progetti che puntano a rafforzare la capacità di crescita e la competitività internazionale del nostro sistema imprenditoriale». Soddisfatto anche Alberto Vacchi, presidente di Unindustria Bologna: «Ancora una volta un'azienda bolognese raggiunge importanti primati, in un segmento non facile come quello farmaceutico, e fa convergere nel nostro territorio risorse e progettualità nuove».
Luca Orsi