Gaetano Miccichè

Rassegna stampa 2014

Versace, il 20% passa al fondo americano Blackstone

  - Corriere della Sera

MILANO - Versace apre la Maison a Blackstone. La casa di moda cederà il 20% del capitale al fondo di private equity americano per Zio milioni di euro, un'operazione che valorizza l'intera casa di moda un miliardo di euro (debito incluso).

La transazione prevede un aumento di capitale da 150 milioni di euro e l'acquisto di azioni per 60 milioni di GiVi, la holding di controllo della famiglia L'iniezione di liquidità servirà ad azzerare l'indebitamento, già ridotto a circa 6o milioni e a finanziare lo sviluppo. Donatella Versace, la figlia Allegra Versace Beck e il fratello Santo, oltre al controllo, conserveranno la libertà creativa e strategica, il fondo avrà un posto nel consiglio di amministrazione.

Blackstone l'ha spuntata su Investcorp, l'altro contendente rimasto in gara. Le offerte erano equivalenti, ma gli americani sono stati preferiti al fondo mediorientale, in passato azionista di Tiffany e Gucci, grazie alla sua presenza globale e un formidabile patrimonio immobiliare, utile per accompagnare lo sviluppo di Versace, che per crescere punta su una forte espansione dei negozi diretti, spiega una fonte vicina alla società. L'obiettivo è quello di assicurarsi top location sia nelle economie emergenti che nei Paesi avanzati. Nel mirino oltre a Cina e Corea del Sud, c'è l'intenzione di ritornare con forza sul mercato giapponese, quasi abbandonato negli Anni 90, ma anche di aumentare la presenza diretta in Nord America e in Europa, a cominciare da Germania e Spagna. Le risorse fresche permetteranno anche di accelerare lo sviluppo del portafoglio marchi, in particolare Versus Versace, con attenzione speciale agli accessori, e rafforzare inoltre l'attività di ecommerce.

Benché assistiti da un nutrito gruppo di advisor, Stephan Schwarzman, ceo e cofondatore di Blackstone, ha voluto incontrare personalmente Donatella Versace, oggi direttore creativo della casa di moda. «E' un grande piacere lavorare con un vera e propria icona come Donatella Versace. Ha una posizione unica nel mondo della moda e ha contribuito a rendere il marchio uno dei pochi davvero globali nel settore del lusso», ha dichiarato in una nota Schwarzman. Donatella Versace ha ricambiato i complimenti: «Sono molto contento di lavorare con Blackstone e, in particolare, con Stephen Schwarzman, che ammiro per i suoi successi e che condivide la visione della famiglia per lo sviluppo di Versace. Abbiamo guadagnato un posizionamento forte e unica nella moda e nel lusso e credo che questo investimento nella società, insieme con la nostra direzione chiara e il nostro team di gestione eccezionale, ci permetterà di aumentare un potenziale di Versace».

Tripudio anche da parte dell'amministratore delegato di Versace, Gian Giacomo Ferraris: «Siamo tutti incredibilmente eccitati da questo sviluppo, che riconosce il lavoro svolto negli ultimi anni per mettere la società su un terreno di crescita solido che ha portato a quasi raddoppiare le sue dimensioni. Possiamo sfruttare l'investimento di Blackstone per portare la società a un livello superiore». E «orgoglioso» si è dichiarato anche Gaetano Micciché, direttore generale di Intesa Sanpaolo e ceo di Banca Imi, che con Goldman Sachs è stato l'advisor finanziario di Versace (Lazard ha invece assistito Blackstone). «I1 gruppo Intesa Sanpaolo da molti anni ha assistito la Versace nelle varie fasi aziendali affrontate e l'operazione annunciata dimostra che in presenza di piani credibili e sostenibili la disponibilità degli investitori internazionali ad investire nel nostro Paese è nuovamente concreta», ha commento. Il piano di crescita prevede di passare dai 480 milioni di ricavi attesi  per il 2013 (i risultati saranno comunicati a fine marzo), in crescita del 18%, a 800 milioni nell'arco di 3 anni; migliorare la redditività, con un aumento del margine operativo lordo (Ebitda), stimato in airneno 69 milioni l'anno scorso, dal 15 al 20%, seaza escludere la quotazione in Borsa nei prossimi da 3-5 anni. L'ipo, tra l'altro, permetterebbe a Blackstone di uscire dall'investimento, che rappresenta un debutto nel mondo del lusso, per di più con una quota di minoranza. 

Insomma il contrario di quanto è avvenuto nelle ultime operazioni sul made in Italy, da Krizia, che cinque giorni fa è stata comprata (il too%) dalla cinese Shenzen Marisfrolg Fashion, a Loro Piana, la cui maggioranza è passata lo scorso luglio sotto il controllo del gruppo francese Lvmh. 

 

Giuliana Ferraino


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