Rassegna stampa 2014
«Vediamo il piano Ntv, poi si decide sull’aumento»
Su Ntv «aspettiamo chela società presenti il piano industriale e, una volta che lo avremo, ca-piremoseserviràdell'equityeco-sa a livello di piano finanziario nella sua interezza; e decideremo». Così il direttore generale di Intesa Sanpaolo (azionista ecreditore del gruppo ferroviario), Gaetano Micciché, che ha aggiunto: «Sono certo, poi, chetutti i soci decideranno in pieno accordo». Micciché ricorda che si tratta di un «piano che si determinerà dopo aver chiarito che tipo di proventi ci saranno per effetto dei premi al basso consumo di energia e dopo i risultati dell'Authority in base all'adeguamento delletariffe del nostro principale concorrente». Il dossier Ntv, comunque, non è ancora arrivato sul tavolo del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo: lo ha ribadito ieri il presidente Gian Maria Gros Pietro. Intanto, Ntv torna all'attacco. «Dove sono i costi di Rfichegiustificanouncosìaltolivello dei pedaggi Av in Italia?». E la domanda chela società guidata da Antonello Perriconerinnova all'Autorità dei trasporti, evidenziando che «se è vero, come finalmente ammette, che il debito per la costruzione dell'infrastruttura sia stato assorbito dallo Stato, non si capisce come mai, per il residuo di 4,2 miliardi, Rfi faccia pagare una tariffaAv al chilometro solo di poco inferiore a quella media francese, quando invece il gestore transalpino Rff ha un livello del debito (non finanziato dallo Stato) pari a 36 miliardi, e oneri annui per interessi pari a 1,35 miliardi (contro i soli 64 milioni di oneri finanziari su debiti in capo a Rfi)».