Gaetano Miccichè

Rassegna stampa 2014

Telecom prende tempo sulla nuova governance. Faro Consob sui conflitti

  - Corriere della Sera

Servirà altro tempo per definire la nuova govemance di Telecom Italia e dare così più peso ai soci di minoranza. Oggi sul tavolo del consiglio arriverà solo l'analisi effettuata dal comitato interno sulle migliori pratiche di governance in vigore nelle società quotate. Documento da cui il comitato dovrebbe trarre una proposta di modifica dello Statuto da sottoporre al consiglio. Non domani ma prossimamente. Il board di Telecom dovrebbe limitarsi all'esame del documento senza assumere delibere. Ieri il direttore generale di Intesa Sanpaolo, Gaetano Miccichè, che è anche consigliere del guppo telefonico, ha fatto capire che i tempi non saranno brevi: «Ritengo abbastanza probabile che si arrivi alla prossima assemblea con l'attuale governance». Ha detto «Secondo me — ha proseguito il banchiere — è sbagliato che si facciano delle modifiche a fine mandato. E' opportuno affidare all'assemblea, che è la casa degli azionisti, queste decisioni». Da qui ad aprile tuttavia qualche novità potrebbe esserci. E' probabile che all'assemblea venga chiesto di ridurre a 11 il numero dei consiglieri e che nelle liste per il rinnovo del consiglio gli indipendenti siano la maggioranza. Telco, la cassaforte a cui fa capo il 22,4% del capitale di Telecom, dovrebbe seguire questa strada e dunque né Miccichè, né il presidente di Mediobanca, Renato Pagliaro, né il numero uno di Generali, Gabriele Galateri, verrebbero ricandidati per ad aprile. La decisione potrebbe essere legata anche ai potenziali conflitti di intesse, già finiti sotto la lente della Consob. La quale a inizio settimana è tornata a farsi viva sia con Telecom sia con i soci di Telco. A questi ultimi, alla luce del consiglio che si è tenuto martedì scorso, ha chiesto di chiarire se nel corso della riunione sono state assunte delibere in merito alla governance di Telecom e se sono suti esaminati gli effetti che tale cambiamento avrebbe sui patti con Telefonica. La risposta è stata un «no» a entrambi i quesiti. A Telecom invece gli uffici di Giuseppe Vegas hanno chiesto chiarimenti sia sulle modifiche alla governance che verrebbero esaminate oggi sia sui potenziali conflitti dei consiglieri in merito ai possibili cambiamenti. In una nota il gruppo telefonico ha fatto sapere che «non ci sarà alcuna delibera» all'esame del consiglio di oggi in tema di governance e che non spetta a Telecom nè al board "la responsabilità di dichiarare eventuali interessi, per conto proprio o di terzi, con riferimento alla specifica operazione in discussione». Telecom fa comunque presente alla Consob che al consiglio di oggi «sarà fatto puntuale richiamo ai presenti all'ottemperanza alla disciplina di legge» quando si affronterà il tema della governance. Quello di oggi dovrebbe essere quindi un consiglio interlocutorio, in cui tuttavia una delibera dovrebbe esserci: quella sulla nomina a presidente di Aldo Minucci, che da vicepresidente anziano ha assunto l'interim a ottobre dell'anno scorso dopo le dimissioni di Franco Bernabè. Minucci assumerebbe così formalmente l'incarico, lasciando le deleghe che erano di Bernabè all'amministratore delegato, Marco Patuano, fino alla scadenza del mandato previsto per aprile quando, secondo alcune voci, potrebbe insediarsi un presidente «di garanzia» gradito sia a Telco sia alla Findim di Marco Fossati, che sulla richiesta di maggiore rappresentatività delle minoranze nel board non ha intenzione di fare passi indietro.

Federico De Rosa


< torna all'elenco