Rassegna stampa 2014
Intesa torna in Brasile a fianco di imprese italiane
SAN PAOLO - Intesa risbarca in Brasile. Con la presentazione della sussidiaria Intesa Sanpaolo Brasil SA, avvenuta ieri nella capitale finanziaria del Paese, il gruppo di Ca' de Sass sarà l'unico istituto italiano ad aver la piena licenza bancaria sul mercato locale. Un ritorno che avviene a 12 anni dalla decisione di uscire dal mercato sudamericano con la vendita di Sudameris ma con una strategia del tuttodiversa, concentratasulle imprese italiane che sono già qui e quelle che hanno intenzione di venire per esportare o per investire.
«Saremo, secondo la legge brasiliana, un Banco multiplo—ha spiegato Gaetano Miccichè, direttore generale e capo del corporate e investment banking — svolgeremo a tutti gli effetti il ruolo di partner industriale a fianco delle imprese italiane e delle aziende brasiliane e internazionali presenti nel Paese». Che significa finanziamenti all'export, trade funding, ma anche la costruzione di operazioni finanziarie strutturate anche cross border con bond e prestiti. Una banca commerdale e d'investimento che dall'avvio dell'attività a ottobrepunta ad arrivareai 2 miliardi di asset gestiti entrotre anni. «In realtà si tratta di stime prudenti — spiega Micciché — Puntiamo a fare di più ma è presto per sbilanciarci. Aregime impiegheremo nella città di San Paolocirca 40 dipendenti a fronte di un bacino di 150-400 imprese italianegià presenti sul territorion. Gli insediamenti industriali sul suolo brasiliano di Pirelli, Prysmian, FiateTelecom già valgono 130mila addetti che salgono a 500 mila con l'indotto. Inoltre, fa notare Fabrizio Guelpa dell'ufficio studi della banca, la crescita delle esportazioni italiane con destinazione Brasile è stata molto sostenuta: 52% dal 2008 al 2013 la più alta insieme a quelle cinesi. Per quanto lo Stato sudamericano stia vivendo un momento di "crisi di crescita" dopo il boom decennale che lo portato a raggiungerci tra le grandi potenze industriali mondiali, le prospettive di aumento dell'interscambio nascono anche dalla maggiore disponibilità finanziaria e dall'aumento dei salari reali che ha consolidato la classe media locale. Ma la possibilità di operare con la valuta locale permetterà ad Intesa anche di partecipare alle operazioni finanziarie del Paesesoprattuttovisti i notevoli investimenti infrastrutturali spinti dal governo locale.
LUCA IEZZI