Gaetano Miccichè

Rassegna stampa 2014

Food, la crescita è sui mercati globali

  - Food

E' l'export la vera e propria exit strategy per il mercato alimentare italiano, l'ancora di salvezza che sta sorreggendo le sorti di un settore d'eccellenza e strategico per il Paese e che è proiettato a occupare un ruolo sempre più importante a livello globale. A fronte di un trend negativo dei consumi interni che dal 2006 al 2013 sono scesi dell'8,5% per una perdita di 18 miliardi di euro, la quota di fatturato esportato di food made in Italy nello stesso periodo è salita dal 19 al 24%, un balzo importante, ma non ancora all'altezza del potenziale, dal momento che Germania e Francia, con un patrimonio agroalimentare e un valore percepito presso i consumatori internazionali inferiori ricoprono quote più elevate.

Ecco che diventa essenziale strutturarsi in modelli di business adeguati per il corretto presidio dei mercati globali e che assicurino competitività nel lungo periodo. È stato questo il tema centrale del convegno "Le nuove frontiere dell'Italian food - Modelli e Strategie per sostenere il made in Italy" organizzato da Intesa Sanpaolo in collaborazione con il Gruppo Food che si è tenuto a Milano presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo. All'evento hanno partecipato numerose aziende espressione dell'eccellenza industriale del nostro Paese che hanno implementato modelli di successo e che si sono dimostrate all'altezza della competizione sui mercati globali. "Le aziende italiane del settore alimentare hanno tutte le risorse e le capacità per vincere la sfida della crescita dimensionale e dell'internazionalizzazione", ha dichiarato con un certo ottimismo nel suo intervento di apertura del convegno, il direttore generale e responsabile della divisione corpo-rate e Investment Banking di Intesa Sanpaolo Gaetano Miccichè che si è soffermato sulla necessità da parte del sistema imprenditoriale italiano di superare il concetto di 'estero' e ragionare in termini di mercato globale: il food italiano è uno dei comparti economici guida della nostra economia e il suo sviluppo futuro passa necessariamente attraverso l'innovazione e il rafforzamento delle dimensioni aziendali, anche rinunciando a una governance del tutto autonoma.

Un passo indispensabile perché si concretizzi il piano avanzato dal presidente del consiglio Matteo Renzi che ha di recente avviato un tavolo di consultazioni con l'industria del settore per portare l'export agroalimentare italiano dagli attuali 30 a 50 miliardi di fatturato. Evoluzione delle esportazioni di alimentari e bevande gennaio-agosto 2014 Altri prodotti 1 5.51 Note: tra parentesi la variazione percentuale tendenziale sul corrispondente periodo del 2013.

 

Francesca Zecca


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