Rassegna stampa 2014
Alitalia, le nozze forse tra un mese
Potrebbero bastare davvero 30 giomi per l'accordo tra Alitalia ed Etihad. L'auspicio è di Gaetano Miccichè, direttore generale di Intesa Sanpaolo, che ha scelto di fare un passo indietro uscendo dal nuovo Cda della compagnia (11 membri rispetto ai precedenti 19) ma che segue sempre da vicino le vicende della compagnia di cui la banca è prima azionista al 22%. Proprio la presenza delle banche nel capitale (oltre a Intesa c'è Unicredit col 18 %) avrebbe rassicurato gli emiri di Abu Dhabi, anche se Miccichè ha escluso che si sia già affrontato il nodo della governance, stabilendo per esempio che gli istituti di credito debbano restare tra i soci almeno per i prossimi tre anni. «Al momento si sta verificando il piano industriale, ci sono riunioni in corso fra Alitalia e Etihad», ha detto Miccichè. «Spero che in 30 giorni si possa arivare alla definizione di una partnership importante per entrambe le compagnie». Stando a fonti vicine al dossier gli incontri tra i rappresentanti di Alitalia e quelli di Etihad sono quasi quotidiani. Da Abu Dhabi si seguono con attenzione anche le trattative con i sindacati, chiamati ad approvare i tagli al costo del lavoro previsti in circa 130 milioni di euro a colpi di cassa integrazione, contratti di solidarietà e tagli agli stipendi sopra i 40 mila euro annui. I negoziati sono ripresi ieri e l'azienda fa sapere che si andrà avanti a oltranza fino al raggiungimento di una soluzione condivisa. I tempi sono ormai maturi anche per discutere degli scali di riferimento una volta sancite le nozze. Oltre a Fiumicino Etihad vorrebbe valorizzare anche lo scalo milanese di Linate, come city airport verso le capitali europee e del Nord Africa. L'ipotesi è sfruttare gli slot meno utilizzati a seguito del progressivo ridimensionamento di Linate a vantaggio di Malpensa, ma l'idea che quest'ultimo scalo possa esserne penalizzato ha già mandato su tutte le furie la Regione Lombardia. Ogni ragionamento sul futuro sviluppo degli scali italiani parte dall'interesse degli emiri a entrare nel capitale di Adr, che controlla Fiumicino (e anche di Ciampino). Nonostante le smentite dell'azionista di maggioranza di Adr, Atlantia, che è anche socio di Alitalia con l'8%, il mercato continua a credere nell'operazione. Sull'argomento è intervenuto ieri alla Camera anche il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. L'alleanza tra Alitalia ed Etihad, ha detto Lupi, porterà benefici non solo a Fiumicino, ma all'intero sistema aeroportuale, compresi gli scali del Nord.
Angela Zoppo