Rassegna stampa 2014
Alitalia-Etihad, summit fra un mese. "Malpensa non verrà toccata"
ROMA - La trattativa tra Alitalia e sindacati entra nel vivo. Oggi azienda e sindacati sono tornati ad incontrarsi e gli incontri potrebbero proseguire no stop per arrivare ad un possibile accordo quanto prima ma comunque non prima della fine di questa settimana. Intanto il ministro dei trasporti Maurizio Lupi rassicura sui timori che l'accordo con Etihad possa danneggiare Malpensa, mentre Intesa SanPaolo svela che tra le condizioni poste la compagnia degli Emirati non c'è il taglio del debito. Ieri a Fiumicino c'è stato un nuovo round della trattativa che ha calendarizzato i successivi incontri fino a lunedì. Sul tavolo il riaggiornamento dei numeri del Piano (1.900 esuberi e risparmi per 295 milioni, di cui 128 solo sul costo del lavoro) dopo la cancellazione della cigs a zero ore e soprattutto il tema «non semplice» per i sindacati della riduzione degli stipendi oltre i 40 mila euro (l'azienda vorrebbe un taglio fino al 20%). L'amministratore delegato Gabriele Del Torchio è convinto che la trattativa verrà conclusa «presto», ma i sindacati, pur garantendo la loro disponibilità, non nascondono che ci sia qualche complessità. Intanto prosegue la trattativa con Etihad e secondo indiscrezioni potrebbe esserci un incontro tra Del Torchio e il numero uno della compagnia di Abu Dhabi James Hogan nei prossimi giorni. Le due compagnie hanno concordato di prendersi 30 giorni per lo sviluppo di una strategia comune per raggiungere gli obiettivi che i due vettori si sono prefissati. Tra le richieste della compagnia araba c'è la riduzione del costo del lavoro, ma non c'è invece il taglio del debito. Lo sostiene il direttore generale di Intesa Sanpaolo Gaetano Miccichè: «Non mi risulta, assolutamente no», ha detto, aggiungendo che con gli arabi inoltre «non si è ancora parlato di governance», mentre si sta lavorando sul Piano industriale. A proposito della partnership con Etihad, inoltre, il ministro dei trasporti Maurizio Lupi rassicura le autorità lombarde, che anche oggi lamentano rischi per lo scalo di Malpensa. «Ci sono manovre in corso che rischiano di penalizzare o addirittura far chiudere Malpensa e voglio sventarle», avverte il Governatore della Lombardia Roberto Maroni.