Gaetano Miccichè

Rassegna stampa 2014

Alitalia; attesa domani offerta Etihad

  - Dow Jones
ROMA -  Domani Etihad dovrebbe finalmente alzare il velo sull'offerta per Alitalia, dopo aver finito la fase di due diligence, cioè di verifica sui conti della compagnia presieduta da Roberto Colaninno.
"Credo che l'offerta arrivi domani", ha detto Gaetano Micciche', d.g. di Intesa Sanpaolo, azionista di Alitalia, con una quota del 20,59%.
Di fatto, la presentazione dell' offerta da parte di Etihad apre la vera fase negoziale con Alitalia. "Ad oggi - ha dichiarato Gabriele Del Torchio, amministratore delegato di Alitalia - la due diligence è praticamente conclusa. Adesso stiamo aspettando solo di vederci, per approfondire i temi ed entrare nella fase negoziale". Parlando a margine dell' inaugurazione del volo Venezia-Tokio, il top manager ha poi aggiunto che "stiamo continuando con le nostre esplorazioni. Credo che tra qualche giorno potrebbe esserci qualcosa di significativo. Dobbiamo lasciarci il tempo per approfondire, anche perché' sarebbe un passaggio strategico rilevante per la compagnia e sono cose che hanno bisogno di tempo, approfondimento e analisi".
Intanto i sindacati sono increduli sulle nuove condizioni poste da Etihad per chiudere l'accordo con Alitalia che riguarderebbero, come anticipato da Mf Dowjones, tra l'altro, una riduzione del 50% del costo del lavoro e ulteriori esuberi. In realtà, in queste settimane è salita l'attesa sui contenuti del piano industriale di Etihad ma anche sulla lettera di intenti nella quale la compagnia guidata da James Hogan dovrebbe fissare le condizioni da soddisfare.
Tra le condizioni finali poste dal vettore di Abu Dhabi, riporta oggi la stampa, ci sarebbero la riduzione del 50% del costo del lavoro, l'integrazione della flotta dopo l'eliminazione degli aerei obsoleti, integrazione con l'Alta velocità ai fini del trasporto passeggeri. Anche se i termini della proposta non sono ancora definiti, è evidente che i 40 mln di tagli al costo del lavoro al centro della trattativa tra Alitalia e i sindacati potrebbero essere insufficienti. Non solo, Etihad subordina il suo ingresso anche alla risoluzione di altri nodi. Il piano messo a punto da Del Torchio prevede 128 mln di risparmi, mentre quello di Etihad una cifra quasi doppia: quindi 1.900 esuberi già concordati il 14 febbraio non basteranno per realizzare il taglio dei 50% del costo del lavoro e le uscite dovranno essere almeno il doppio.
Tra i sindacalisti interpellati da MF Dow Jones non c'è stata nessuna voce fuori dal coro, ma compattezza nell'aspettare di conoscere gli elementi certi e concreti dell' offerta della compagnia emiratina. "Al momento non ho avuto alcun contatto con Alitalia tanto meno con Etihad e meno ancora con il governo", ha detto a Giovanni Luciano, segretario generale della Fit Cisl. "Siamo curiosi di conoscere il nuovo piano di impresa che verrà fuori dall' unione tra Alitalia ed Etihad. Nel frattempo, non commentiamo altro e non alimentiamo polveroni in una fase delicata come questa", ha puntualizzato. Nei mesi passati, "abbiamo fatto di tutto affinché' Alitalia arrivasse nel migliore dei modi a questo appuntamento. Adesso siamo in attesa di conoscere le cose ufficiali" che "affronteremo con sano pragmatismo".
Secondo Mauro Rossi, segretario nazionale della Filt Cgil, "l’ipotesi di una riduzione del 50% del costo del lavoro non è assolutamente da prendere in considerazione perché' ha poco contatto con la realtà; è oggettivamente inverosimile e impossibile da prendere in considerazione".
Una tale ipotesi, ha spiegato "non è mai circolata neppure durante la fase di negoziato che ha portato agli ammortizzatori sociali. Certo – ha proseguito - mi aspetto di poter discutere di interventi per assecondare i progetti di natura industriale, di misure sulla produttività, sulla redditività tutto legato al piano industriale che Etihad sta preparando", ha spiegato.
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Francesco Alfonsi, segretario nazionale dell' Ugl Trasporti, che ha dichiarato: "Aspettiamo fiduciosi la lettera di intenti da parte di Etihad che dovrebbe arrivare a ore e in base a quella faremo le nostre valutazioni. Io sto ai fatti e i fatti mi dicono che non è arrivata la lettera di intenti. Siamo aperti e facciamo il tifo che questo accordo con Alitalia vada a buon fine". Inoltre, "siamo pronti a fare la nostra parte", perchè "di fronte a un accordo ogni elemento ostativo può essere superato". In prospettiva, "questo accordo in un paio di anni ci potrà far fare quel salto commerciale che ci attendiamo", ha concluso.

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