Rassegna stampa 2013
Pirelli, la crisi non ferma i ricavi. Asia e Sud America tirano ancora
LONDRA. La ripresa europea ancora debole e la forza dell’euro hanno pesato sul risultato operativo (ebit) di Pirelli, che al 30 settembre 2013 si è attestato a 581,7 milioni di euro, in calo del 3,3% rispetto ai 600,8 milioni del corrispondente periodo 2012. A compensare la debolezza europea e della Russia (dove sono venuti a mancare gli incentivi statali al mercato dell’auto) sono accorsi comunque i mercati emergenti dove la domanda di pneumatici continua a crescere in tutti i segmenti.
La congiuntura economica ancora incerta nel Vecchio continente ha suggerito al cda di Pirelli di limare i target dei ricavi e dell’utile del 2013. Il consiglio di ieri, che ha preceduto di 24 ore la presentazione del piano triennale Pirelli alla comunità finanziaria di Londra, ha cooptato il direttore generale di Intesa Sanpaolo, Gaetano Miccichè, dopo le dimissioni del consigliere Carlo Salvatori. Il cda ha anche nominato Miccichè e Paolo Fiorentino, vicedirettore generale di Unicredit, nel Comitato strategie della società. L’ingresso di Miccichè era in pratica un atto dovuto, legato all’accordo che prevede la presenza nel cda dei soci di Lauro 61. In ottobre erano infatti già stati cooptati Claudio Sposito di Clessidra e Fiorentino di Unicredit al posto dei dimissionari Vittorio Malacalza e Giulia Ligresti. L’incontro con la comunità finanziaria di Londra (che sarà aperto stamani da Marco Tronchetti Provera) cade in un contesto caratterizzato ancora dalle tossine di una crisi economica che ha sfibrato soprattutto l’Europa, come emerge nettamente nel consuntivo approvato ieri. Pirelli aumenta i ricavi (4 miliardi e 649,9 milioni di euro, con un più 1,7% rispetto all’anno prima), ma riduce l’utile netto consolidato (258,1 milioni, in flessione del 14,9% rispetto ai 303,3 milioni dello stesso periodo dello scorso anno) appesantito dai primi sei mesi dell’anno. Le note positive sono che nel terzo trimestre l’utile si è comunque sollevato del 27,3% rispetto al terzo trimestre 2012 (108 milioni contro gli 84,8 del 2012), e al contempo il flusso netto della gestione operativa nel terzo trimestre raggiunge i 45,3 milioni di euro rispetto a un dato negativo di 62,1 milioni di euro nello stesso periodo 2012. Nonostante l’apporto di Sud America e Asia – e i segnali positivi dal terzo trimestre – Pirelli rivede al ribasso i target per 6,2 miliardi di euro rispetto ai circa 6,3-6,35 miliardi stimati in precedenza. Al ribasso anche le stime sull’ebit consolidato per il 2013, che dovrebbe attestarsi a fine anno a circa 790 milioni rispetto agli 810 milioni del target precedente. In aumento invece la previsione dei volumi trainati dal segmento Premium che letteralmente vola con una crescita del 13% nel 2013: anche nel caso dei volumi, però, a sollevare Pirelli sono i mercati emergenti che vedono nel settore Premium crescite del 36% (con ricavi a più 25%). In particolare vanno a gonfie vele Asia (più 32% i ricavi nel Premium) e Sud America (più 29%).
Davide Nitrosi