Gaetano Miccichè

Rassegna stampa 2013

Divisi come advisor, compatti come soci

  - Il Sole 24 Ore

L'alternativa non era tra Clessidra e Cairo, bensì tra cedere tutta Ti-media e chiudere definitivamente la partita televisiva oppure tra cedere la sola emittente tv La7 che era la fonte delle perdite più pesanti. Detto in soldoni, l'alternativa per Telecom era tra incassare cento milioni e cedere tutto, oppure tra spenderne cento per far comprare La7. Alla fine il board Telecom ha sposato la proposta del presidente Franco Bernabè, con l'esclusiva a Cairo, che però non ha ottenuto l'unanimità dei consensi. Comunque una vittoria ai punti, dato che nel precedente consiglio la situazione era all'inverso, con la maggioranza che pendeva dalla parte di Clessidra. Telecom ha deciso di tenersi i multiplex, i tre canali digitali sui quali ha investito negli ultimi anni che oggi vantano un margine Ebitda del 57,5%, considerato inoltre che alcune delle frequenze potrebbero essere riutilizzabili per la telefonia mobile. Così si è optato per Cairo, che era interessato alla sola La7, l'emittente per la quale già raccoglie la pubblicità con un contratto, stra-favorevole, valido fino al 2019. L'assunto di base della posizione divenuta poi maggioritaria era che i mux possono valere almeno 300 milioni, molto più cioè di quanto Clessidra era disposta a riconoscere. La posizione di minoranza segnalava invece il rischio che in futuro i mux possano valere di meno, che già oggi c'è più offerta che domanda, tant'è che – si è detto – anche il gruppo L'espresso avrebbe provato a cedere il suo canale digitale, ma senza successo. E comunque, se Cairo dovesse fallire la ristrutturazione di La7, non potrebbe più pagare l'affitto a Ti-broacasting, che quindi si svaluterebbe. Ma il fatto curioso è che contrari alla vendita parziale sarebbero stati tutti e quattro i consiglieri espressi dalle banche-azioniste, Intesa-Sanpaolo (l'ad di Banca Imi Gaetano Miccichè e l'indipendente Elio Catania) e Mediobanca (il presidente Renato Pagliaro e Tarak Ben Ammar). Banche che nella fattispecie avevano anche il cappello di advisor, ma su fronti opposti: Intesa per il potenziale acquirente Clessidra e Mediobanca per il venditore Telecom. Dissidi in Piazzetta Cuccia tra l'ad Alberto Nagel e il presidente Pagliaro, tandem manageriale collaudato da decenni? Federico Ghizzoni, ad di UniCredit (che è il primo azionista della banca d'affari), li esclude: «Mi sembra che il team di Mediobanca sia compatto. Su La7 il cda di Telecom ha approvato. Non credo ci sia dissidio per questo motivo o per altri».


Antonella Olivieri
 


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