Rassegna stampa 2013
Banca Imi, l’utile aumenta del 24,4%
Roma – risultati molto positivi per Banca Imi, la banca d’investimento di Intesa Sanpaolo. Ieri il consiglio di amministrazione presieduto da Emilio Ottolenghi ha approvato il rendiconto 2012 che segna un utile netto consolidato in aumento del 24,4% rispetto al 2011, a 642,5 milioni. “Tutti gli indicatori – ha detto l’amministratore delegato Gaetano Miccichè che è anche direttore generale corporate della capogruppo e artefice della performance – sono in crescita di circa il 25% sui corrispondendi margini del 2011, che già si erano attestati su livelli assai importanti e di assoluta soddisfazione”. Con questi numeri Intesa Sanpaolo si accinge a rinnovare gli organi della banca d’investimento in scadenza a metà aprile. Scontata la conferma di Miccichè, in uscita, invece, per sua scelta, il presidente Ottolenghi, personaggio di primo piano del mondo finanziario. Al suo posto in pole position ci sarebbe Fabio Roversi Monaco, nome di peso del diritto amministrativo in Italia, presidente della fondazione Carisbo, che lascerà in aprile, e membro del cda di Mediobanca. Roversi, in predicato anche per il consiglio di sorveglianza, potrebbe accettare una poltrona di prestigio come Banca Imi, lasciando libero un posto nell’organo di indirizzo in modo da far quadrare il cerchio anche con le quote rosa. La designazione dei nuovi vertici di Imi avverrà da parte del consiglio di gestione in Intesa già convocato per il prossimo giovedì 21 marzo. Tornando ai conti, il margine di intermediazione consolidato si è attestato a 1,480 miliardi (+24,7%) e viene confermata la solidità patrimoniale anche dopo la proposta di dividendi per 500 milioni, con il Core Tier I al 13,5%. Il risultato consolidato della gestione operativa si attesta a 1,133 miliardi (+28,6%) mentre l’utile delle attività ordinarie supera un miliardo. Dopo accantonamenti e rettifiche per 124 milioni – a rafforzamento dei presidi del rischio, con la copertura del portafoglio crediti in bonis al 2% - si perviene a un utile prima delle imposte di un miliardo, in aumento del 24% rispetto agli 810 milioni del consuntivo di confronto. “Continuiamo a essere sempre accanto alle imprese italiane e ai clienti esteri – conclude Miccichè – quale sostegno e punto di riferimento anche in un periodo, come l’attuale, di grande incertezza ma denso di opportunità”.
R.Dim.