Rassegna stampa 2013
Banca Imi fa conti senza crisi e conquista lo scettro di advisor
Milano – Banca Imi, la banca d’investimento del Gruppo Intesa Sanpaolo guidata da Gaetano Miccichè, ha confermato la prima postizione in Italia nel comparto M&A per numero di operazioni (28 secondo Thomson Reuters), pur in un mercato in contrazione di oltre il 40%. Tra le principali operazioni, la cessione di Ducati, l’acquisizione di Oystar da parte di Coesia, la vendita del 19% di Ecorodovias da parte di Impregilo. Nel settore energy & utilities è stata fornita l’advisory a Iren (riorganizzazione di Edipower), Erg (acquisizione dell’80% di IP Maestrale), F2i (acquisizione del termovalorizzatore Trm di Torino), Acea (cessione di asset fotovoltaici a Rtr Capital). Nel comparto consumer & retail ha assistito Carlyle (acquisizione di Twin Set), il fondo Clessidra (acquisizione dell’80% di Bitolea), Compagnia Italiana di Navigazione (acquisizione di Tirrenia) e InvestIndustrial (cessione di Ducati). Nel settore telecom, media & technology, a Libero (acquisizione di Matrix), nel settore healthcare, a Axa Private Equity e Intesa Sanpaolo nell’acquisizione del 66% di Limacorporate.
Per diverse operazioni il closing è atteso nel primo semestre 2013: cessione da parte di Cinven del business dell’aviazione del Gruppo Avio, cessione da parte di bain Capital e Clessidra di Cerved e acquisizione da parte di Fincantieri di Stx Osv, la più grande operazione cross border annunciata da una società italiana nel 2012. Anche nel mercato primario obbligazionario, Banca Imi si è confermata leader italiana con una quota dell’11,8%. Tra gli emittenti corporate, Fiat Auto, Eni e Telecom. Nel mercato primario l’attività della banca ha nell’insieme totalizzato circa il 70% di tutto il mercato. A fine dicembre svolgeva, inoltre, il ruolo di specialist o corporate broker per 47 società quotate in Italia.
Il bilancio 2012 approvato qualche giorno fa, si è chiuso così con un utile netto consolidato il aumento del 24,4% a 642,5 milioni. Conferma la solidità patrimoniale, anche dopo la proposta di dividendi per 500 milioni, il Core Tier 1 al 13,5%. L’utile ante imposte si attesta a un miliardo (+24% rispetto agli 80 milioni del 2011). Nonostante la crisi Banca Imi “ha evidenziato una performance estremamente positiva” ha commentato Miccichè, ricordando che tutti i principali indicatori della gestione “sono in crescita di circa il 25% sui corrispondenti margini dell’esercizio 2011, che già si erano attestati su livelli assai imporatanti e di assoluta soddisfazione”. “Possiamo sottolineare con giustificato orgoglio – ha concluso l’ad – come, fin dal primo bilancio della banca, Banca Imi abbia saputo registrare un trend crescente, anno dopo anno”. Un ruolo “che ci ha visto sempre accanto alle imprese italiane e ai clienti esteri anche in un periodo, come l’attuale, di grande incertezza ma certamente denso di opportunità”.