Banca Imi chiude i nove mesi con utile in calo a 390,2 milioni

MILANO - Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo) chiude il consuntivo a fine settembre con un utile netto consolidato di 390,2 milioni di euro, in calo del 21,1% rispetto allo stesso periodo del 2012. Considerando il solo terzo trimestre, l'utile netto è risultato di 119,7 milioni e ha mostrato un incremento del 28% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il margine di intermediazione si attesta a 1,010 miliardi di euro rispetto ai 1,119 miliardi di euro al 30 settembre 2012. Stabili i costi operativi, che ammontano a 269 milioni di euro rispetto ai 263 milioni di euro al 30 settembre 2012.
Dopo accantonamenti e rettifiche per 111 milioni di euro - a rafforzamento dei presidi al portafoglio crediti, spiega la banca - l'utile prima delle imposte si attesa a 630 milioni di euro. Per Gaetano Micchiché, direttore generale di Intesa Sanpaolo e ad di Banca Imi, l'istituto "ha raggiunto un livello di solidità patrimoniale in termini di core tier 1, pari a circa il 15%. Sono valori di sicuro rilievo, raggiunti applicando una politica di rafforzamento delle coperture su crediti molto rigorosa, che denotano l'importante contributo fornito al gruppo anche in questo trimestre". Importante il riferimento alla presenza all'estero: per Miccichè Banca Imi è "una realtà che, grazie alla presenza affermata e riconosciuta sulle principali piazze finanziarie internazionali, può competere alla pari anche sui mercati a maggior tasso di crescita".