Gaetano Miccichè

Torino Oggi - Massimiliano Sciullo

Il presidente di Banca IMI: "Con le deleghe sul territorio, ancora più credito per l'economia locale del Cuneese e con risposte tempestive. Non c'è un predatore e non c'è una preda, ma solo un obiettivo di crescita e valorizzazione"

Tra tutte le tematiche che a livello economico-finanziario si stanno alternando in questa estate 2020, l'Offerta Pubblica di Scambio (OPS) di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca è senza dubbio una di quelle centrali, soprattutto per due territori come Torino e Cuneo, coinvolti direttamente da questo potenziale matrimonio che potrebbe dare vita a uno dei gruppi più significativi nel mondo bancario italiano e internazionale.

Tra chi osserva da vicino queste operazioni, che dovranno concludersi entro il 28 luglio 2020, c'è Gaetano Miccichè, presidente di Banca IMI, Gruppo Intesa Sanpaolo. "Intesa Sanpaolo è una banca presente su tutto il territorio nazionale, in diverse aree d'Europa e di altri continenti, dunque ha l'obiettivo di crescere e partecipare allo sviluppo economico del nostro Paese. Non c'è dubbio che Ubi Banca rappresenti un obiettivo importante e interessante per consolidare la propria crescita. Questo ha indirizzato il consiglio d'amministrazione a esaminare e poi dare avvio a questa possibilità".

Il 28 luglio, da calendario, è una data piuttosto prossima. "E come ha detto Carlo Messina (ceo di Intesa Sanpaolo, ndr) la parola passa agli azionisti - prosegue Miccichè -. Si tratta di un'integrazione, non solo di un'acquisizione. Già in passato la banca ha dato dimostrazione, con altre operazioni, di saper integrare al meglio le altre realtà. Non c'è un predatore e una preda, ma solo la crescita di un gruppo e la valorizzazione di tutto il personale che ne fa parte".

"Sono molto fiducioso sulla riuscita di questa operazione - prosegue il presidente di Banca IMI -, ma sono anche convinto della sua utilità per gli azionisti di Ubi. Non solo per il premio offerto, il 28% fin dall'inizio dell'operazione nel valore delle azioni, ma per la 'normalità' delle persone che compongono Intesa Sanpaolo, dai vertici agli impiegati: cerchiamo di fare il meglio possibile, dando il massimo, per essere utile ai clienti, siano essi famiglie, giovani, anziani, grandi gruppi internazionali o piccoli imprenditori".

"Ho incontrato molte persone e molti interlocutori a Cuneo, non per fare battage, ma per trasmettere quello che potrebbe significare per la provincia tutta la presenza di una nuova divisione della banca. Una nuova divisione che ne rafforzerebbe la presenza sul territorio grazie alle deleghe che si creerebbero su misura per il Cuneese, dando credito al sistema economico locale e in tempi ristretti, visto che spesso la tempestività della risposta conta quanto la risposta".