Gaetano Miccichè

Rassegna stampa 2002

Intesa, Miccichè in arrivo

  - Milano Finanza

L’addio definitivo alla Olcese, di cui era amministratore delegato, è di una ventina di giorni fa. E, almeno per il momento, Gaetano Miccichè deve ancora prendere la decisione definitiva sul che fare. Ma, secondo quanto risulta a MF, le grandi manovre per portarlo nell'area investment banking di Banca IntesaBci sono in dirittura di arrivo. L'operazione è complessa perché si tratta di attività in cui il nuovo amministratore delegato, Corrado Passera, sta mettendo ordine con l'obiettivo di attuare una riorganizzazione totale. In passato il supervisore era il predecessore di Passera, Lino Benassi, a cui riferivano l'area grandi clienti, i crediti internazionali, Caboto, Mediocredito lombardo e così via. Tanti giocatori per una sola partita. Così, il progetto a cui Passera sta lavorando prevede di unificare le diverse attività in una sola struttura di merchant banking, di cui Miccichè è candidato come uomo chiave. Gaetano Miccichè, fratello del viceministro per l'economia, è un cinquantenne con esperienze diversificate sia in campo bancario sia nell'industria. Punto di partenza sono i 18 anni trascorsi al Banco di Sicilia. Una tappa quasi d'obbligo per uno come lui, siciliano di nascita e tradizioni. Successivamente è stato in Eptaconsors, merchant bank di un gruppo di casse di risparmio. Sul fronte industriale, invece, le esperienze di maggior rilievo risultano in quattro società: Rodriquez (industria navale), Gerolimich-Unione manifatture (attività diversificate), Santavaleria (la holding del gruppo fondato da Gianni Varasi), Cotonificio Olcese (passato recentemente sotto il controllo dei libici della Lafico). Proprio in Rodriquez, di cui Mancuso è stato direttore centrale sul finire degli anni 80, il candidato al merchant banking di Banca Intesa ha avuto modo di rinsaldare i legami con Passera, che ne era consigliere di amministrazione in rappresentanza del gruppo De Benedetti, azionista della società. All'epoca, del resto, Miccichè e Passera si conoscevano già molto bene. In Gerolimich e Santavaleria Gaetano Miccichè ha firmato piani di ristrutturazione importanti occupandosi di finanza e gestione. E ha avuto modo di affiancare Salvatore Mancuso, chiamato dalle banche al capezzale del gruppo Varasi. Al vertice del Cotonificio Olcese è stato nominato amministratore delegato nel 1998. «Un ammalato grave che finora era stato curato solo con aspirine, mentre occorreva qualcuno che avesse il coraggio di portarlo in sala operatoria». Così Gaetano Miccichè ha commentato nel giugno 1999 la ristrutturazione dell'Olcese, che ne ha messo a prova le capacità di manager specializzato in turnaround aziendali. La società, quotata a piazza Affari dal 1928, vecchia gloria del listino, è leader in Europa nella produzione di filati in cotone, ma ha attraversato anni turbolenti, arrivando a un passo dal crollo. Non è andata così e Miccichè è riuscito a uscirne in bellezza. Tanto che il miglioramento dei conti aziendali ha attirato l'attenzione della Lafico, la Libyan foreign bank, la finanziaria di Gheddafi che a metà degli anni 70 divenne azionista di Fiat. Poi,u n passo dopo l'altro, la Lafico è arrivata a conquistarne il controllo. Gaetano Miccichè si è dimesso nel maggio scorso, accettando la richiesta dei libici di restare ancora qualche tempo per chiudere i progetti avviati: sia la fase finale della ristrutturazione sia l'acquisto della francese Caulliez (che contendeva alla Olcese il primato europeo nei filati in cotone). Venti giorni fa, infine, è arrivato il momento dell'addio definitivo. E ora Miccichè, molto amico anche di Arnaldo Borghesi di Lazard Italia, ha ricevuto l'offerta di Passera. L'obiettivo è ambizioso: mettere ordine in uno dei settori più variegati del gruppo Intesa, cioè le attività di merchant banking. Per il momento manca la conferma ufficiale che, tuttavia, è prevista in tempi brevi. Anzi, brevissimi.


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